Mastodonia by Clifford D.Simak

Mastodonia by Clifford D.Simak

autore:Clifford D.Simak [D.Simak, Clifford]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 2014-12-26T16:00:00+00:00


19

Durante il volo di ritorno da Zurigo sostai a Londra. Comprai un giornale e mi saltò subito agli occhi un titolo a tutta pagina: "Misteriosi americani viaggiano nel tempo! ".

Acquistai altri giornali. Il sobrio "Times" raccontava la storia in termini pacati, sotto un titolo a caratteri normali, gli altri invece sparavano titoloni a caratteri cubitali.

C'erano molti voli di fantasia, ma nel complesso la verità era rispettata. Rila ed io venivamo descritti come una coppia misteriosa. Sulla provenienza di Rila si facevano diverse supposizioni, e qualcuno arrivava a dire che abitava in un posto chiamato Mastodonia. Nessuno sapeva dove fosse di preciso, ma alcune ipotesi si avvicinavano alla realtà. Quanto a me, dicevano che ero andato all'estero, ma nessuno sapeva esattamente dove. Questo tuttavia non bastava a impedire ai cronisti di fare quelle che a me sembravano ipotesi fantastiche. Avevano intervistato Ben, il quale aveva dichiarato di essere il nostro rappresentante negli Stati Uniti, ma non aveva aggiunto altro. Herb Livingston, addetto alle relazioni pubbliche di Ben, aveva detto laconicamente che l'annuncio era prematuro e che non avrebbe rilasciato altre dichiarazioni fino al momento opportuno. Leggendo quell'articolo mi chiesi come diavolo aveva fatto Herb ad avere quell'incarico. Il cronista diceva di avere appreso la notizia da una fonte attendibile, che però non nominava. Era entrata in campo anche la Compagnia dei Safari, che aveva rivelato l'esistenza di un film su una caccia al dinosauro svoltasi in un'era databile a settanta milioni di anni fa. D direttore di un'azienda cinematografica aveva detto che era interessato all'acquisto del film. La Safari non nascondeva il suo interessamento. Courtney non veniva mai nominato, e, da questa omissione, credetti di capire da dove aveva avuto origine la divulgazione di notizie alla stampa.

Erano stati intervistati quattro celebri fisici, fra cui un premio Nobel, i quali, dall'alto della loro autorità in materia, avevano recisamente negato la possibilità dei viaggi nel tempo. In tutti gli articoli si alludeva all'esistenza di una macchina del tempo, il che era comprensibile in quanto eravamo solo in cinque anzi, in sei, ora che c'entrava anche Herb, a sapere che non esisteva. I cosiddetti collaboratori scientifici dei vari giornali si arrampicavano sui vetri nel tentativo di descrivere quella macchina, e solo uno non aveva tirato in ballo H. G. Wells.

La lettura di quegli articoli, coi titoloni sensazionali, sulle prime mi aveva messo in agitazione, ma dopo averne letta la maggior parte cominciai a sentirmi tutto scombussolato. Finché solo poche persone erano a conoscenza della possibilità dei viaggi nel tempo io ero riuscito ad accettare l'idea come segreto un po' assurdo, quasi infantile. Ma adesso che tutto il mondo ne era al corrente, la situazione era diversa. Mi ritrovai a guardarmi furtivamente intorno per vedere se qualcuno mi aveva riconosciuto, il che era per lo meno stupido, in quanto nessun giornale inglese riportava foto mie o di Rila. Ma sapevo che era solo questione di tempo. In quei primi articoli, si parlava di noi due in modo molto vago, ma in capo a un giorno



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